Il cavallino rampante nero era il simbolo che il conte Francesco Baracca, famoso come "Asso" dell'Aeronautica Militare, dipingeva sui suoi aerei. Il leggendario aviatore che fece grande l'Italia nella Prima Guerra Mondiale vinse numerosi duelli in alta quota e ottenne altrettante medaglie all'onore. Morì giovane nel giugno del 1918 durante il suo ultimo duello.“Quando vinsi nel ‘23 il primo circuito del Savio, che si correva a Ravenna, conobbi il conte Enrico Baracca, padre dell’eroe; da quell’incontro nacque il successivo, con la madre, la contessa Paolina. Fu essa a dirmi, un giorno: -Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le portera’ fortuna-. Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori, in cui mi affidano l’emblema. Il cavallino era ed e’ rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che e’ il colore di Modena”.
Enzo Ferrari
Francesco Baracca fotografato davanti al suo aereo (foto tratta da Wikipedia) |
Perché il rosso Ferrari?
Nel 1950, in occasione del primo campionato di Formula 1, la FIA obbligò le scuderie a verniciare le rispettive autovetture con il colore di riferimento che aveva assegnato ad ogni nazione. Il colore per le scuderie italiane era il rosso. Da quel momento la Ferrari fu l'unica scuderia a non aver mai cambiato il colore.
foto tratta da www.virtualcar.it |
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