sabato 19 ottobre 2013

Il cavallino rampante di "Asso". Storia del logo Ferrari.


“Quando vinsi nel ‘23 il primo circuito del Savio, che si correva a Ravenna, conobbi il conte Enrico Baracca, padre dell’eroe; da quell’incontro nacque il successivo, con la madre, la contessa Paolina. Fu essa a dirmi, un giorno: -Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le portera’ fortuna-. Conservo ancora la fotografia di Baracca, con la dedica dei genitori, in cui mi affidano l’emblema. Il cavallino era ed e’ rimasto nero; io aggiunsi il fondo giallo canarino che e’ il colore di Modena”.
Enzo Ferrari
Il cavallino rampante nero era il simbolo che il conte Francesco Baracca, famoso come "Asso" dell'Aeronautica Militare, dipingeva sui suoi aerei. Il leggendario aviatore che fece grande l'Italia nella Prima Guerra Mondiale vinse numerosi duelli in alta quota e ottenne altrettante medaglie all'onore. Morì giovane nel giugno del 1918 durante il suo ultimo duello.

Francesco Baracca fotografato davanti al suo aereo (foto tratta da Wikipedia)
Il cavallino rampante Ferrari apparve per la prima volta nel 1929 come simbolo ufficiale della società, ma non sulle autovetture perché erano di proprietà dell'Alfa Romeo. Tuttavia la prima uscita ufficiale del logo Ferrari su un'autovettura avvenne nel 1932, in occasione delle 24 ore di Spa, in cui la Scuderia Ferrari ottenne una bellissima vittoria che convinse fermamente Enzo Ferrari ad adottare definitivamente il cavallino rampante.

Perché il rosso Ferrari?
Nel 1950, in occasione del primo campionato di Formula 1, la FIA obbligò le scuderie a verniciare le rispettive autovetture con il colore di riferimento che aveva assegnato ad ogni nazione. Il colore per le scuderie italiane era il rosso. Da quel momento la Ferrari fu l'unica scuderia a non aver mai cambiato il colore.

foto tratta da www.virtualcar.it





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